Paris, 20esimo arrondissement

Caro Lettore,

lunedì è il giorno della notizia. Dopo la calma della domenica, i giornali online e di carta rigurgitano di fatti diversi, collegati a personaggi, storie, invenzioni, divertimento. Chi più ne ha più ne metta. Come se il lunedì fosse un’apertura delle dighe del tutto, pur di rimetterci in moto dal sonnecchiare del fine settimana.

Oggi, per esempio, su Repubblica, ha colpito la mia attenzione l’interesse mediatico per:

Che Marzieh Vafamer, attrice protagonista del film “My Teheran for Sale”, sia stata condannata a un anno di prigione e a 90 frustate per il suo contributo al film artistico è relegato nella seconda metà della pagina. Così come l’unico accenno ai risultati delle elezioni primarie del Parti Socialiste francese siano le lacrime di Ségolène Royal per la sua non vincita. Per non parlare del più assoluto silenzio riguardo a una qualsiasi notizia su, a caso:

  • la politica del Sudafrica
  • il femicidio in Italia
  • la crisi in Islanda
  • gli effetti della crescita economica in Cina, o in India
  • le conseguenze dello tsunami, quello del 2011 in Giappone, e perché no quello del 2004 a Sumatra
  • la situazione attuale a Haiti, colpita da un terremoto nel 2010 e da quattro uragani dal 2008
  • i costi dell’educazione in Madagascar
  • i cambiamenti climatici degli ultimi 10 anni
  • la prospettiva sul mondo di un fisico nucleare
  • il menu di un bambino russo di 7 anni

La prego, La prego, La prego. Mi faccia felice. Mentre c’è chi canta, passi cinque minuti del Suo lunedì a trovarmi un articolo, in qualsiasi lingua, riguardo a quello di cui sopra.

Sarebbe un lunedì bellissimo.

Nerina